Res, ma sei impazzito, siamo alla 12.. al massimo esce FL Studio 13!
E invece no.
Pare proprio che quelli di Image Line stiano ultimando e beta-testando le migliorie portate sulla nuova versione di FL Studio che uscirà nel 2018.
Quest’anno, infatti, nasce FL Studio 20, che più che punto di rottura col passato è semplicemente un modo per celebrare i 20 anni di uno dei software più usati al mondo per produrre musica in digitale.
Nuove funzionalità e nuovi tools, nuove funzioni di routing sul mixer, interfaccia grafica aggiornata.. ce ne saranno delle belle, ma soprattutto..
Forse è realmente arrivato il momento.
Ne parlavamo già da tempo di FL Studio per Mac, e finalmente dovremmo esserci.
Pare proprio, infatti, che FL Studio 20 sarà anche per piattaforma Mac, cosa che rallegra molti di voi lettori (e me, da sempre Mac User con Apple Logic Pro X).
Non è ancora certo, quindi, che avremo nei prossimi mesi FL Studio per Mac perfettamente funzionante, ma sicuramente non ci siamo mai stati così vicini.
Applicazione rapida e affidabile - Asciuga rapidamente - Per fissaggi temporanei o permanenti - Adatta per gomma, tessuti, pelle,...
Assicurati che la lana di roccia, se la compri su Amazon oppure da Leroy Merlin, sia tra i 50 ed i 70kg al metro cubo.
Se vuoi stare su prodotti professionali, ti consiglio questi (che io stesso ho acquistato, abbinando quindi bass traps autocostruite ad altre acquistate).
Le bass traps nere che vedi nei miei video sono tutte di questa azienda.
In questo box trovi i loro prodotti più venduti: assicurati di acquistare ciò che ti serve, perchè da vedere sembrano uguali.
Ma bass traps e pannelli acustici non sono la stessa cosa e non hanno la stessa funzione.
Le bass traps assorbono anche le basse, quelle che causano problemi maggiori in home studio, i pannelli sottili no!
Ora che hai capito cosa comprare per costruire pannelli fonoassorbenti e bass traps fai da te, proseguiamo con la trascrizione del video..
“Res Beatzunami produzioni.
Ho deciso di fare un breve video riguardante il trattamento acusticoche ho fatto per il mio piccolo Home Studio.
Vi guiderò quindi nella costruzione di un paio di pannelli acusticie ho fatto anche delle bass traps e vi daròqualche indicazione anche riguardo a queste
Queste sono giusto un paio di foto e adesso cominciamo subito a vedere i video.
Bass Trap fai da te creata per Home Studio.
Pannelli fonoassorbenti fai da te con lana di roccia
Ho dovuto comprare non pocalana di roccia, abbastanza legna, un coltelloper tagliare la lana di roccia.
Sono soldi spesi bene perché è davvero impossibile tagliare con forbici normaliquesto tipo di materiale.
Ho preso delle buone misurazioni e come vedete il coltello taglia come se nulla fosse.
Una volta tagliato ho preso una colla spray per legare al meglio ogni stratodi lana di roccia.
Meglio stare abbondanti specialmente sugli angoli perché non è colla che reggecosì beneinfatti come vedete ho spinto parecchio per fare in modo che si legasse il più possibile.
Ho preso poi bene le misure per il legno per farci la struttura attorno che non è indispensabile ma può essere molto molto comoda se avete bisogno di attaccare al muro questi pannelli.
L’importante èfissare bene chiaramente la struttura in legno, un paiodi chiodi per latopossono essere più che sufficienti.
La struttura di legno è molto comoda anche nel caso dovrete poi spostarvi e quindi avere una cosa molto solida ma al tempo stesso trasportabile è davvero utile.
Ho utilizzato un paio di graffette profonde circa 10 mm per rafforzare la struttura e questo processo l’ho fatto ovviamente su ogni lato.
Dopo aver fatto due strutture uguali di stesse dimensioni andrò a legarle l’un l’altra, in questo modo avrà una struttura di 120 cm e di 10 cm di profondità.
I miei pannelli fonoassorbenti fai da te (in questo caso i due agli angoli sono bass traps), prima che imbiancassi l’Home Studio!
Pannelli acustici vs Bass Traps
In questo caso questi sono pannelli in più ma quelli fatti per le trappole per bassi sono larghe il doppio di questa quindi sono 60 cm x 120.
Ho poi aggiunto questo pannello in fibra di poliestere per aumentare lo spessorema soprattutto in questo caso per aspetto estetico in modo tale da avere un pannello perfettamente liscio piuttosto che la lana di roccia che invece è molto filamentosa.
Dietro ho usato un lenzuolo per fare in modo che la lana di roccia non fuoriesca dalla struttura.
Una volta fatto questo posso invece andare a prendere il lenzuolo vero e proprio quello che risulterà visibile dall’esterno e con l’aiuto di qualcuno perché da solo è un po’ più complesso ho fasciato l’intera struttura di legno.
Ho bloccato nuovamente con le graffette in modo da fare una struttura bella solida e liscia a livello esteriore.
Quindi al tempo stesso avere una buona estetica visto che in ogni caso sono in Home Studio.
Questa in realtà non è propriamente definibile una trappola per basse, perchè una trappola per basse deve essere più larga di questa e possibilmente anche più profonda.
La densità della lana di roccia deve essere di almeno 50 kg per metro cubo, non deve però eccedere neppure, non deve andare oltre i 100 kg, anche meno.
Possibilmente 50-70 kg è una buona densità se state attorno ai 10-12 cm di profondità per la trappola per bassi.
Queste dovranno essere posizionate agli angoli della vostra stanza, faranno proprio in modo di assorbire il più possibile le basse frequenze.
Per quanto riguarda le medie e le alte invece vi basteranno pannelli fonoassorbenti profondi la metà di questo perchè serve appunto meno densità per le frequenze alte.
Vi assicuro che la differenza è abissale, quindi vi invito anche a voi a trattare acusticamente il vostro home studio.”
I pannelli acustici fonoassorbenti, che siano fai da te o acquistati, servono per assorbire determinate frequenze.
Si usano i pannelli fonoassorbenti piramidali in bugnato o comunque sottili per le medie ed alte frequenze, la bass traps o quelli molto spessi per le basse frequenze.
Attenzione però, le bass traps assorbiranno anche le medie ed alte frequenze!
Filtrano i suoni, li assorbono e li trasformano in calore, volgarmente, semplicemente.
Non sono uno scienziato quindi fatico a rispondere meglio di così, chiedo scusa.
In ogni caso assorbono le frequenze e le “intrappolano” parzialmente, per questo si chiamano “traps”, dall’inglese, “trappole”.
Pannelli fonoassorbenti e bass traps, come fissarli al muro?
Cosa non facile, ci sono impazzito.
Se compri quelle prefatte è tutto semplice, se vuoi fare con quelle autocostruite, allora devi trapanare i muri, usare chiodi ed appenderle come fossero quadri.
Come posizionarli?
Più bass traps hai in home studio e meglio è.
Mettile agli angoli in primis, e poi nelle early reflections, quindi alla tua destra ed alla tua sinistra rispetto a dove mixi.
Come tagliare i pannelli fonoassorbenti fai da te?
Con il coltello specifico che trovi linkato ad inizio pagina.
Non pensare neppure di provare in qualsiasi altra maniera, credimi: ci ho già rimesso due pannelli di lana.
Chi vende i pannelli fonoassorbenti?
Ormai tutti li vendono: Amazon, Leroy Merlin, StrumentiMusicali.net, e via dicendo.
E’ estremamente facile recuperare pannlli fonoassorbenti in bugnato, così come pannelli acustici e bass traps professionali.
Personalmente mi affido ad Amazon, principalmente.
Pannelli fonoassorbenti per sala prove o altro..
Valgono gli stessi identici discorsi fatti.
L’acustica è sempre quella, la funzionalità pure.
Sta a te decidere se acquistare tutto oppure se costruire i pannelli fonoassorbenti fai da te, o magari fare una via di mezzo come ho fatto io.
In sala prove ovviamente devono essere prese in considerazione tante altre cose, come stanze adiacenti e via dicendo.
.. Come sceglierli?
Se devi acquistarli, ti consiglio di non tirare al risparmio massimo.
Non devi acquistare i più costosi, ma tantomeno i più economici.
Personalmente ti consiglio di guardare quelli che stanno in una fascia di prezzo media.
Se vuoi investire ed hai budget, ti consiglio le bass traps e pannelli di Gik Acoustic, quelli che ho linkato più in alto nell’articolo.
Qualità di fabbricazione elevatissima, supporto cordiale e rapido.
Conclusione.
Reputo l’acustica assolutamente fondamentale per ogni home studio che si rispetti.
Oggigiorno la cosa che separa maggiormente gli home studio dagli studi professionali è indubbiamente l’acustica.
Abbiamo gli stessi plugins, a volte le stesse schede audio, e monitor audio di qualità.
Ma l’acustica è e resterà sempre il limite più grande per uno studio di registrazione casalingo.
Grazie ad un trattamento acustico mirato puoi far sì che questo limite venga quantomeno attenuato.
Buona costruzione!
P.S Ho impiegato molto tempo e risorse per scrivere questo lungo articolo.
Se ti è piaciuto ti chiedo un Like o una condivisione, magari può tornare utile anche ad amici!
Monitor Audio per Home Studio – La Guida alla scelta
Vuoi acquistare dei monitor audio da Home Studio ma sei indeciso sulla vasta scelta?
Questa guida nasce per venire in tuo soccorso.
Sono molteplici i monitor audio sul mercato, delle più svariate marche e per davvero ogni budget, per questo motivo cercherò di analizzare in primis il perchè optare per un monitor audio piuttosto che un altro.
Le casse sono tra gli elementi più importanti in assoluto per gli studi professionali così come per gli home studio.
Dal valore e dalla qualità dei nostri monitor audio dipenderà il risultato finale delle nostre produzioni, mixaggi e mastering.
Ma innanzitutto..
Cosa sono i monitor da studio?
Diffusori acustici che riproducono il suono emesso da una sorgente ad alta fedeltà.
Sono composti da due (i più diffusi) o tre altoparlanti, ognuno dedicato ad una bana di frequenze.
I monitor da studio sono generalmente attivi, quindi dotati di un amplificatore esterno, e collegabili direttamente alla sorgente audio che si vuole ascoltare.
Ecco cosa considerare prima di effettuare l’acquisto.
Quanto è grande il mio Studio?
Hai un Home Studio di piccole dimensioni (fino a 4x4m)?
Non puoi fisicamente permetterti di utilizzare casse audio dai coni grandi: accontentati di massimo 5 inch per il woofer.
Il cono non deve superare questa misura o incorrerai in notevoli problemi acustici.
Puoi tentare di limitare i danni di un cono più grande, ma dovrai utilizzare una notevole quantità di bass traps fatte a modo.
La prima decisione, nella maggior parte dei casi, è quindi già fatta: limitare la scelta a monitor audio di 5 pollici.
Questa può sembrare banale ma è la prima scelta da compiere, e verosimilmente una delle più importanti.
Come devono suonare i monitor da Home Studio?
Se hai risposto “bene”, mi dispiace, hai sbagliato.
Mi spiego meglio.
Molti fanno l’errore frequente di scegliere casse che “suonano bene”.
Questa è una scelta completamente sbagliata per delle casse da home studio: non devono suonare bene, ma veritiere.
Se il Mix non suona, devono fartelo capire, mettere in evidenza gli errori.
Le casse hi fi, o quelle d’ascolto in generale, spesse volte mascherano gli errori di mix e fanno suonare tutto bene, appositamente.
Con le casse per mixare, questo non deve succedere.
Una buona cassa per mix e mastering è tale se ti mostra il mix per quello che realmente è, e mette sotto una lente d’ingrandimento gli errori di mix.
Solo in questo modo il mix potrà suonare bene pressochè ovunque.
Monitor audio Home Studio: quanto budget ho a disposizione?
Purtroppo il budget è quanto più incide sulla decisione di acquisto:
per quanto non sempre è vero che “più spendi meglio spendi“, per quanto concerne le casse per ascoltare, quasi sempre così è.
Cercherò quindi di dividere le casse per budget.
I migliori monitor audio entro i 150 Euro
Personalmente, sconsiglio questi monitor per chi cerca reale qualità d’ascolto, ma il loro rapporto qualità-prezzo rimane valido e possono essere una soluzione per chi inizia.
- bi-amplificazione con amplificatore in classe a/b da 50 watt rms (30 watt sui bassi + 20 watt sugli alti) - tecnologia a guida...
- crossover: 2,6khz - tweeter da 1" a cupola in seta ad elevata risoluzione - woofer da 5" in tessuto composito di aramide e vetro
- spl max: 106db - auto standby: 30 min - ingresso bilanciato e sbilanciato (xlr+jack+rca) - controlli: livello di regolazione hf...
Al terzo posto, infine, per chi ha un budget più ridotto ma non vuole una cassa entry level come le prime elencate, le BX5 della M-Audio possono risultare come una scelta vincente.
Casse biamplificate da 70 Watt ognuna, ottime come monitor di riferimento durante la registrazione, il mixaggio e, in genere, la...
Woofer in kevlar da 5" (12,7 cm), per bassi profondi e alta definizione
Tweeter in seta da 1" (2,5 cm) con tecnologia a guida d'onda, per alti chiari e uniformi
Altri monitor da studio (più costosi)
Per chi ha budget superiori e pretese sono più elevate, l’ultima fatica di Focal, la serie Alpha, rappresenta una scelta di qualità sonora, fedeltà di riproduzione, e linearità.
Da non sottovalutare anche la presenza del bass reflex frontale anzichè posteriore.
Bassa direzione: così mantiene il stesso audio in tutto il quarto
ammortizzati e rigidità: forma sonora senza alcuna distorsione
Equilibrio suono identico a volume alto e basso bassa sensibilità al effetto di la parete
Ho un budget più elevato e pretese di elevata qualità..
Altrimenti, rappresentano ottime soluzioni i seguenti monitor da studio, di costi però superiori:
Focal CMS 50 (che utilizzo personalmente)
Genelec 8030B
Audiam A5X
Monitor da studio near-field
Tutti i monitors sopracitati sono detti near-field, e vanno posizionati vicino all’ascoltatore.
Perfetti per ambienti piccoli ed home studio, ma non esistono certamente solo questi..
Monitor da studio mid-field
Sono quei monitors per le media distanza, lievemente più grandi rispetto ai near field, ed adeguati solo in ambienti di medie dimensioni.
Ed infine..
Monitor da studio far-field
Ecco che ci addentriamo in territorio riservato solo ed esclusivamente a studi professionali con trattamento acustico.
Di grandi dimensioni e potenza, in grado di raggiungere anche volumi molto elevati, vanno posizionati molto distanti da chi mix, anche diversi metri di distanza.
Le mie due coppie di monitor da studio: MunroSonic Egg 150 e Focal CMS50.
Come collegare monitor audio a PC
Brutta domanda, mi spiace!
Non è il caso di collegare le casse da home studio direttamente al PC, bensì alla scheda audio usb o firewire esterna, che garantisce un ascolto decisamente superiore.
Se proprio devi collegare i monitor audio al PC/Mac direttamente, allora dipende da quali casse hai acquistato.
Probabilmente ti servirà un cavo da RCA a Jack Mini stereo, ma dipende a seconda dei modelli di casse scelte.
Monitor audio prezzi
Come avrai notato, i monitors vanno da poche decine di euro fino alle migliaia di euro.
Non farti però spaventare da queste cifre; anche monitor audio di fascia medio-bassa possono garantirti ottimi risultati.
Monitor audio usate
Puoi trovarne finchè vuoi su MercatinoMusicale o eBay, attenzione però: se le acquisti usate hai sempre margini di rischio, oltre al fatto che non ricevi la garanzia dal negoziante, ecc.
Valuta attentamente se può valerne la pena, e diffida da prezzi troppo bassi o da utenti registrati al sito da troppo poco tempo.
Su Mercatino, personalmente, ho avuto sia esperienze estremamente positive che altrettante negative.
Quindi, attenzione!
Conclusione sui monitor da studio
Scegliere i monitor da studio non è cosa semplice, ma personalmente i miei suggerimenti sono:
Se hai un budget inferiore ai 300 Euro, scegli di mixare in cuffia
Se hai un budget elevato, Genelec e Focal sono una garanzia di qualità assoluta.
Esistono una miriade di altre casse in commercio, ma quelle elencate sono tra le più diffuse ed utilizzate negli Home Studio di tutto il mondo.
Se è così, un motivo ci sarà.
Un’ultima considerazione sui monitor da studio..
Acquistare casse professionali e posizionarle in un Home Studio senza trattamento acustico è uno spreco totale di soldi.
Spesse volte, nell’ambiente, si dice che suonano meglio casse mediocri in uno studio professionale che casse professionali in un Home Studio non trattato acusticamente.
Ne sono io stesso fermamente convinto.
Quindi, se hai il budget per acquistare casse audio professionali, assicurati di fare anche un vero e proprio trattamento acustico (ricco in bass traps in primis) per poter sfruttare a fondo il tuo nuovo ascolto.
Puoi anche decidere di realizzare bass traps e pannelli fonoassorbenti artigianali autonomamente, senza spendere cifre folli.
Se non lo farai, il valore delle casse sarà tale solo su carta, e non nella pratica quotidiana della produzione musicale, del mixaggio e del mastering.
Spero che questa guida ti sia servita ed abbia aiutato nella scelta delle casse per Home Studio. Se così fosse, mi farebbe piacere se condividessi l’articolo con i tuoi amici.
20 domande botta e risposta ad Il Tre, Beatmaker italiano.
1) Che software ed hardware usi ?
Da qualche anno uso solamente Logic. Purtroppo non ho hardware in casa. Tempo fa avevo l’opportunità di usare una console SSL e rendeva tutto il processo di mixaggio più divertente.
2) Schierati: Analogico o Digitale ?
Per chi ha i soldi da investire: Analogico + Digitale. Per chi come me non ne ha: Digitale!
3) Che genere preferisci produrre?
Rap! Per un periodo mi sono divertito a fare techno, dubstep e trap. Non ho mai fatto uscire niente di tutto ciò.
4) Le tue influenze artistiche?
Ascolto molto blues, funk, soul e RnB.
5) Il tuo primo software audio?
Magix Music Maker…ahahhah avevo 13 anni! Me l’aveva comprato masterizzato papà da un tipo a porta portese che vendeva cd masterizzati sotto banco.
7) Il tuo strumento preferito per le tue produzioni?
Uso quasi solo campioni. Mi piacerebbe produrre con qualcuno che suona il sassofono.
8) I tuoi Producers preferiti?
40, London on da track. Qui in Germania Jimmy Torrio e Broke Boys. In Italia Frenetik & Orange e Pk.
9) I tuoi Rappers preferiti?
Oddio sarebbe una lista infinita. Eminem, 50 cent, Tech n9ne, Asap Rocky, Yelawolf, Young Thug, Schoolboy Q ecc. ecc.
10) Se potessi produrre un disco ad un artista internazionale, chi sceglieresti?
Per un disco inter sceglierei Yela. Love story é un disco con un suono definito dall’inizio alla fine e non ha una canzone da skippare!
11) Se potessi fare una produzione a 4 mani con un Producer internazionale, chi sceglieresti?
Dr. Dre.
12) Pensi il lavoro del Beatmaker sia sottovalutato in Italia?
Ultimamente meno di prima. In Italia ci sono molti produttori forti che hanno un suono distinto, che é solo loro.
13) In quanto Beatmaker, ti senti appagato per quello che fai?
Per certi versi si. Mi fa piacere che un beat come “Scusa” di Gemitaiz sia arrivato a così tante persone! Vorrei collaborare con più artisti
14) Campionare: si o no ?
Sempre! Quasi ogni beat parte da un campione
15) Sei nel Bronx e puoi scegliere un MPC da portare a casa, gratis: quale prendi ?
Non ho mai lavorato con un mpc!
16) Stai facendo digging: su quale decennio ti soffermi per più ore ?
60s. Ray, i beatles, le supremes ecc.
17) Channel Strip: prima EQ, o prima Compressore?
Dipende dal suono che desidero raggiungere. Su un kick ad esempio parto con un compressore e poi l’eq. Anche se poi il Kick finisce su un bus con tutta la batteria dove ricomprimo il tutto insieme per legarlo.
18) Mastering: HomeStudio o Studio Professionale?
Un rapper in uno studio professionale, senza dubbio! Il beatmaker può tranquillamente stare a casa.
19) Progetti per il futuro?
Non so neanche che farò stasera. Figuriamoci in futuro!
20) Consigli per i Beatmaker ?
Passione per la musica in generale e provare a restare al corrente con metodi e plug-in vari per produrre. Per me é anche importante ascoltare e farmi ispirare da altri generi musicali. E magari poi trovi un campione nei canti gregoriani ahahha.
Un ringraziamento a Il Tre per la disponibilità dimostrata. Big up!
Acquistare cuffie da studio professionali è forse il miglior investimento che tu possa fare se lavori, registri ma soprattutto mixi in Home Studio o Project Studio. Ho già discusso innumerevoli volte, fra articoli, dirette Facebook e Video YouTube sul mio canale ufficiale, sul quanto siano importanti le cuffie da studio.
Prima di entrare nei dettagli, cercherò di rispondere ad alcune domande frequenti a riguardo delle cuffie.
Come faccio a scegliere le cuffie da studio?
In primis devi stabilire il budget, perchè è lì che incontriamo i problemi maggiori: sotto i 50€ difficilmente troverai qualcosa di valido, in particolar modo per le cuffie per mixare.
Le cuffie per registrare possono anche essere relativamente economiche, invece.
In secundis puoi decidere di fidarti dei miei consigli e della mia esperienza nel settore, a breve ti mostrerò i miei suggerimenti. Fra questi, scegli quelle più costose che puoi permetterti.
Puoi anche scoprire cosa ne penso riguardo alla necessità o meno di un amplificatore dedicato per le cuffie.
Arriviamo quindi al dunque, ed iniziamo con..
Cuffie da Studio per Registrare
AKG K72 – Per chi inizia
Un buon paio di cuffie per registrare, per chi ha un budget molto limitato, sono le cuffie AKG K72.
Professional 40 mm driver per estesa banda audio 16 Hz - 20000 Hz
32 Ohm, 113 Db SPL/V
Over-Ear design chiuso
Audio Technica ATH-M40X – Scelta di qualità
Un altro paio di cuffie da studio con cui registrare in Home Studio, che ammetto di non aver testato personalmente ma colleghi di fiducia consigliano enormemente, sono le Audio Technica ATH-M40X.
Ingegnerizzazione innovativa e costruzione robusta. Driver da 40 mm, con magneti di terre rare e bobina di alluminio ricoperto in...
Risposta lineare per un monitoraggio incredibilmente preciso nell'intera gamma di frequenze.
Design circumaurale per un eccellente isolamento sonoro in ambienti rumorosi.
AKG K271 – Il grande classico
Per chi ha un budget più elevato e vuole garantirsi un ascolto precisissimo, lineare, e cuffie che dureranno per davvero tanti anni, la scelta non può che non ricadere sul grande classico, le AKG K271.
Cuffie sovra-aurali chiuse ideali per la registrazione e il monitoraggio professionali
Perfette per la registrazione in studio e sul palco grazie al loro suono genuino, ad alta risoluzione
Comfort elevato grazie ai cuscinetti per le orecchie in morbido velluto, circumaurali e intercambiabili
Queste sono alcune fra le migliori cuffie da studio con cui registrare in Home Studio, ma possono essere utilizzate anche in fase di produzione per sentire bene l’estensione delle basse frequenze o semplicemente per ascoltare musica.
Passiamo adesso alla seconda tipologia (la mia preferita).
Cuffie da Studio per Mixare
AKG K240 MKII – Fedeltà del suono
La entry level delle cuffie per mixare.
Al di sotto di questa cifra troverai cuffie valide ma difficilmente realistiche nella risposta in frequenza e qualità di ascolto.
Le AKG K240 MKII rappresentano invece un ottimo prodotto per chi vuole mixare in cuffia ma ha un budget ridotto.
Tra le cuffie da studio per mixare in assoluto più utilizzate al mondo, per il rapporto qualità prezzo, e per la risposta estesa a tutte le frequenze e relativamente neutra.
Membrana Varimotion a due strati brevettata per una riproduzione brillante delle frequenze alte
Beyerdynamic DT 880 Pro
La mia scelta numero 1 (ma forse perchè non ho mai usato le Sennheiser HD650). Mixo in cuffia con le DT 880 da anni, e devo dire che se qualcosa del mio mix non funziona, con queste cuffie lo scopro immediatamente.
Al tempo stesso, quando tutto suona bene sulle DT 880, difficilmente il mix sarà sbagliato. Possono esserci piccolezze, dettagli, ma se il Mix ti suona perfetto sulle 880, ti suonerà bene ovunque lo ascolterai.
Elevato comfort: piacevole pressione di contatto, morbidi cuscinetti per le orecchie e la testa, cablaggio su un lato soltanto
Sennheiser HD650
In assoluto la cuffia per mixare più famosa ed utilizzata al mondo. Le Sennheiser HD650, a detta di tutti (ma ripeto, personalmente non le ho mai utilizzate!), risultano essere tra le cuffie per mixare più lineari ed ottimali al mondo, anche se il prezzo è effettivamente non alla portata di tutti.
Cuffie utilizzate in studi di registrazione professionali a livello mondiale per la loro accuratezza e la cura dei dettagli
Gamma sonora estesa, con un'ampia risposta in frequenza compresa tra 10 e 39.500 Hz (-10 dB)
Componenti driver selezionabili manualmente per destra e sinistra
Come scelgo fra queste cuffie?
E’ semplice: acquista, fra queste cuffie e se ti fidi del mio giudizio, esperienza e ricerca, le migliori che ti puoi permettere nel rispettivo campo, chiuse o semiaperte, a seconda delle tue esigenze.
Se non mi piacciono le cuffie che ho acquistato?
La fortuna di vivere in questa epoca. Con Amazon puoi restituire le cuffie gratuitamente o cambiarle con un modello diverso. Ti viene rimborsata l’intera cifra e puoi spendere quei soldi su una cuffia diversa.
Le cuffie sono ottime, ma i Mix non suonano..
Se su queste cuffie, qualsiasi, i tuoi mix non suonano bene, il problema non è certo della cuffia, ma dei tuoi mix. Prova ad ascoltarci Chronic di Dr.Dre, o un disco di Beyonce: come suonano? Ecco, appunto. Benissimo.
Se hai scelto una cuffia ad impedenza alta, non puoi collegarla direttamente al PC. Ti serve quantomeno una scheda audio.
Se ancora, per te, il volume è troppo basso, hai due soluzioni: ti abitui a mixare a volumi medio bassi (come consiglio), oppure fatti cambiare la cuffia da Amazon e scegline una con impedenza inferiore, oppure acquista un amplificatore per cuffia.
Perchè dovrei mixare in cuffia? Mi hanno detto che è sbagliato..
Ti hanno consigliato male.
Su questo non ho alcun dubbio: se lavori in Home Studio, mixare in cuffia è probabilmente la scelta migliore per te, a meno che tu non abbia un trattamento acustico professionale e monitors audio da migliaia di euro.
Perchè dovrei fidarmi del tuo giudizio?
Non devi, puoi. Ma considera due cose:
Mixo artisti da tutto il mondo per lavoro, e le cuffie hanno sempre avuto un ruolo fondamentale nella buona resa dei miei Mix e Mastering.
Non sono il solo a consigliare queste cuffie, sono uno standard tra fonici di tutto il mondo, in particolar modo i modelli più costosi che ho elencato.
E le Grado? E le Beats? E le.. ecc.?
Non sono un listino vivente di cuffie da studio: posso solo dirti che esistono tante altre validissime cuffie con cui puoi registrare o mixare (ad esempio le Grado sono fantastiche), ma c’è un motivo se queste che ho elencato sono uno standard riconosciuto in tutto il mondo.
Se scegli una di queste cuffie, in particolar modo quelle più costose, vai a colpo sicuro.
Su altre cuffie, invece, non posso garantirtelo.
Il mio suggerimento finale..
Se il budget te lo permette, con queste 2 cuffie vai a colpo sicuro, e ti dureranno il resto della vita o quasi:
Spero che questa possa davvero risultare come la guida definitiva alla scelta delle cuffie da studio professionali per registrare e mixare. Ho impiegato diverse ore per scrivere questo articolo, e anni di ricerca per giungere a queste conclusioni. Se vuoi aiutarmi e ripagarmi in piccola parte dello sforzo, una condivisione su Facebook o Twitter ed un Like mi farebbe davvero enorme piacere.
Ottime notizie per chi pensava di acquistare la Maschine Studio ma era frenato dall’elevato prezzo, attorno ai 1000€ o poco meno.
La Native Instruments ha da poco annunciato un notevole abbassamento di prezzo, dando la possibilità di acquistare il modello di punta del brand stesso a circa 150€ in meno.
L’immagine ricevuta direttamente dalla Newsletter Akai. Visita il sito ufficiale per scaricare i drivers di Akai MPC Renaissance ed Akai MPC Studio o Element se anche tu sei passato a MacOS Sierra.
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