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Mixare in Cuffia (5 validi motivi per farlo)

Mixare in cuffia in Home Studio

Mixare in cuffia è da pazzi… O forse no?!

Mixare in cuffia è un tema davvero caldo e dibattuto.

In questo breve video ti spiego le 5 principali motivazioni che mi spingono a consigliare di mixare in cuffia per chi lavora in Home Studio.

Queste, se te lo stavi chiedendo, sono le migliori cuffie da studio che mi sento di consigliarti.

Ecco le mie 5 motivazioni che mi spingono a consigliarti di mixare in cuffia (con cuffie professionali da studio) se lavori in home studio e non in studio professionale.

Se invece sei proprio convinto di voler mixare in monitor, ecco la mia guida alla scelta dei monitor audio.


Preferisci leggere che guardare il video? Ecco la trascrizione:

Questo video non fa per te se sei un tecnico del suono che lavora in studio professionale dove l’acustica è pressoché perfetta e ti permette di ascoltare con un ascolto davvero preciso e lineare

E’ invece un video dedicato a te se lavori in un home studio in situazione ovviamente non ottimale.


Mmotivo numero uno per mixare in cuffia

In studio abbiamo oggettivamente un acustica pessima: possiamo comprare tutti i pannelli fonoassorbenti che vogliamo o costruirceli da soli,  aggiungere bass traps e pannelli acustici, rimane che l’acustica ovviamente non potrà mai essere considerabile professionale.

Quindi se non abbiamo l’acustica professionale come facciamo ad emularla al meglio? Ecco che il mixare in cuffia entra in gioco.

In cuffia stiamo creando un nostro ambiente sonoro lineare o quasi nel senso che taglia via tutto l’eco, il reverbero e soprattutto si annullano i picchi e di nulli che invece troviamo in una camera, per quanto possa essere trattata acusticamente.


Eliminare problemi acustici mixando in cuffia

Ascoltando il mix in cuffia quindi eliminiamo tutti i problemi acustici che avvengono quando il suono emesso dalle casse monitors rimbalza sui muri e torna verso le nostre orecchie.

Le cuffie inoltre hanno una risposta decisamente più lineare al livello di frequenze rispetto ai monitors da studio: abbiamo quindi un ascolto full range che va dai 20 ai 20000 Hz o addirittura oltre.

Avremo oltretutto una risposta più lineare rispetto a delle comuni casse da home  studio (come possono essere le famose Krk Rokit o le Yamaha hs5).


Il porting nei monitor audio

Con i monitors da studio abbiamo questa sorta di “porting” che serve ad emulare delle basse frequenze: in pratica a crearle quando in realtà non esisterebbero.

E’ un concetto molto complicato a livello di fisica ma cerco di semplificare il più possibile per renderlo assimilabile: le casse col bass reflex non hanno un ascolto preciso come le cuffie o come le casse “unported”, ad esempio le vecchie Yamaha NS10 che hanno un design completamente diverso e chiuso, privo di bass reflex.


Mixare in cuffia costa meno..

Il costo è una questione che preme a tutti quanti: è notevolmente inferiore per le cuffie rispetto ai monitors da studio.

Tteniamo conto che ad esempio troviamo delle Beyerdynamics DT880 a €220 circa ed è un ascolto davvero ottimo e professionale.

Quando invece spendiamo la stessa identica cifra per delle casse, compriamo davvero poca poca qualità: per comprare monitors professionali bisogna spendere migliaia di euro.

Quindi stiamo paragonando un ascolto da migliaia di euro di casse monitors rispetto a centinaia di euro di cuffie e la qualità d’ascolto è sullo stesso piano:

Ascoltare con monitors altamente professionali può essere equiparabile ad ascoltare con le cuffie da 150-200 €250 massimo, ecco perchè suggerisco di mixare in cuffia.


Puoi mixare in cuffia a qualsiasi ora..

Ricordiamoci sempre che la cuffia possiamo utilizzarla praticamente a qualsiasi orario, che sia giorno o notte non disturberemo i nostri vicini di casa

Potremo continuare a produrre ed effettuare il mixaggio delle nostre canzoni a qualsiasi orario della giornata, cosa assolutamente non trascurabile anche se magari non serve a tutti.

Si può dire che per situazioni home studio la scelta del mixare in cuffia è  ottimale: ricordo che non significa che bisogna per forza mixare solo ed esclusivamente in cuffia.

Possiamo fare il più delle decisioni sui nostri mix in cuffia,  poi paragonare i nostri ascolti sulle nostre Yamaha o Krk, sulle nostre casse consumer e dalle casse del portatile.


Conclusione:

Mixare in cuffia è sicuramente una opzione estremamente valida ed altamente consigliata per chi lavora in home studio.

 

 

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