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Maschine Studio Recensione in italiano (e perchè acquistarla..)

Maschine Studio Bianca

Recensione Maschine Studio – Controller di Native Instruments

Maschine Studio si presenta incredibilmente bene già dall’apertura della scatola: piacevole esteticamente, solido e robusto, con due screen davvero grandi ed una ampia connettività sul retro della macchina (quante connessioni Midi!).

La quantità di controlli a disposizione sul controller è davvero vasta, tanto da permetterci di operare quasi esclusivamente sul controller stesso, toccando raramente il mouse: 16 pads, 8 gruppi ed 8 knobs rotativi, wheel con diverse funzioni e tasti funzione per effettuare pressochè ogni operazione necessaria.

Tra i tanti, spiccano il tasto Note Repeat, Quantize, Undo (cancella l’ultima operazione fatta con 1 solo click!), Nudge, Clear, Mute, e via dicendo. Davvero intuitivo e pratico.

Anche la sezione, in alto a destra, per monitorare i volumi  risulta estremamente utile, dandoci la possibilità con un solo click di passare dal volume di un singolo suono, al master, fino ai singoli gruppi.

 

I due display della Maschine Studio

Ovviamente i due display ad alta risoluzione (480×272) a colori, rendono la produzione con NI Maschine davvero divertente e semplice, potendo tenere sotto controllo tutto ciò che accade sul software anche su hardware.

E’ importante notare come i due display lavorino in simbiosi, ad esempio quando campioniamo ed editiamo un Sample: nel display a sinistra vedremo gli slices, mentre in quello di destra vedremo il tutto zoommato per rendere l’operazione più precisa.

Con questi due display, guardare il computer non sarà più necessario per davvero una quantità enorme di operazioni possibili dal controller stesso.

I 16 Pads Maschine Studio

Avendo le dita viziate dall’Akai MPC 60, passare ai pads di una compagnia diversa era la mia paura più grande, ma anche qui Native Instruments si è davvero superata: i 16 pads rispondo davvero benissimo, ed hanno una peculiarità. Tramite software infatti possiamo decidere il response dei pads stessi, rendendoli più o meno dinamici, più o meno responsive.

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Il Software, Standalone e Plugin

Parlare di Maschine senza parlare di software risulta impossibile, essendo nato proprio come ibrido hardware/software, ed è qui che Native Instruments sorprende maggiormente.

Giunto alla seconda versione, risulta incredibilmente ricco, sia in termini di GB di Samples / Kits / Strumenti messi a disposizione (8GB!!), sia per quanto concerne la qualità e la versatilità del software stesso.

Se lavorare con Scenes e Patterns può risultare non intuitivo al primo approccio per producers abituati a Cubase, Logic o Pro Tools, risulterà invece più semplice per chi utilizza Ableton Live 9.

Il Mixer è davvero completo ed estremamente valido, seppur impostato a livello grafico diversamente dai mixer software cui siamo abituati.

Drum Synth è un piacevole innesto: creare samples di batteria risulta divertente ed anche veloce, all’occorrenza, ma con la possibilità di addentrarsi in ogni singolo parametro e perderci ore ed ore di tempo.

Nel video, io che faccio il cretino su Instagram mentre produco un Beat Hip Hop con la Maschine Studio.

Inoltre, la possibilità di importare programmi MPC, files Rex, Aiff, ed altro ancora, torna estremamente utile a producers che utilizzano – come spesso accade – più softwares ed hardwares.

Gli innesti di Massive, Reaktor, Prism e Solid Bus Comp sono davvero una perla in più che non può che essere ben vista da chiunque e che rende il prezzo di Maschine Studio ancor più giusto, per quanto elevato secondo molti.

A completare l’opera, la possibilità di utilizzare Maschine anche come plugin interno, sfruttando appieno le grandi potenzialità di questo software ed hardware, rendono Maschine Studio un prodotto davvero riuscito.

Potenzialmente lo mettono al centro di uno studio che si occupa di produzione di musica elettronica, rendendolo di vitale importanza sia come software (in ogni sua veste, quindi, standalone o plugin) sia come hardware e centro di connessione di altro hardware a nostra disposizione.

Maschine Studio – Dove comprarlo

Personalmente, mi trovo molto bene ad acquistare su Amazon, che ha sempre ottimi prezzi ed una spedizione incredibilmente rapida.

Non dimenticarti che Native Instruments Maschine MKII è fornito dello stesso software, e risulta quindi un’alternativa estremamente valida per chi vuole sfruttare le potenzialità del software e la comodità dell’hardware, spendendo decisamente meno.

Maschine, il feedback  dopo oltre 1 anno di utilizzo..

Eccomi qua:

ho pensato che dopo oltre un anno e mezzo di utilizzo sfrenato potesse essere interessante aggiungere un parere più personale riguardo la Maschine Studio (dopo averne elencato prevalentemente le caratteristiche tecniche).

Dopo aver sfornato decine e decine di beats hip hop su Maschine, posso confermare che la user experience è davvero stravolgente e coinvolgente.

Stravolgente in quanto tirare fuori risultati di qualità anche professionale, lavornado completamente ed interamente dentro il software Maschine, è possibilissimo.

Coinvolgente perchè ti fa sentire “dentro la macchina”, ed all’occorrenza “dentro al software” ogni volta che un comando risulti più rapido da computer piuttosto che dalla Maschine stessa.

Inizialmente era più facile pensarla come macchine da “produzione”, ma in realtà il mixer interno è pensato benissimo, il Solid Bus compressor ci torna utilissimo ma soprattutto i singoli canali del mixer risultano semplici da utilizzare.

Quindi sì, è possibile produrre e mixare all’interno di Maschine Studio: potenzialmente anche fare il Mastering e concludere un brano strumentale al suo interno, cosa che più volte ho fatto.

Un altro feedback dato dall’utilizzo personale che posso dare è che reputo la Maschine Studio ideale per chi produce musica elettronica nel senso più puro: dalla House alla Techno, dall’EDM alla Dubstep, e via dicendo.

Al tempo stesso il filone (di cui sono fiero membro) dell’Hip Hop penso si troverà benissimo in ottica beatmaking underground: campionare su Maschine Studio è davvero intuitivo ed i risultati sono fantastici (nonostante io sia un eterno affezionato ad EXS24 di Logic).

Per quanto riguarda i beat makers che preferiscono produrre Trap, per quanto fattibile, rimango convinto che FL Studio 12 o FL Studio 10 rimangano ad oggi il software imbattibile per questo genere specifico di produzioni.

Attenzione:

con Maschine possiamo produrre di tutto, potenzialmente dal Rock alla Trap, e la vasta libreria di suoni interni è di qualità elevatissima. Ma far suonare gli 808 con glide e gli snare rolls esattamente come in FL diventa più complesso e tedioso.

Insomma, questa è una macchina davvero completa, di qualità (sia hardware che software) prodotta da una compagnia serissima che sta lavorando molto anche su tutti gli update.

Non posso che consigliarla caldamente a chiunque sia in cerca di un ibrido hardware/software.

Maschine Studio Tutorial in italiano

Se vuoi imparare ad utilizzare Maschine – software in comune a Maschine Studio, Maschine MKII e Mikro, ecco il video corso interamente in italiano che fa al caso tuo.

Ultimo aggiornamento 2019-03-25 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API

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